Gesù muore in croce


Venuta l’ora sesta, si fece buio su tutta la terra fino all’ora nona. E all’ora nona Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lamà sabachtàni?», che tradotto significa: «Dio, mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». E alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Vedi! Chiama Elia». Allora, un tale, andato di corsa a inzuppare di aceto una spugna e avendola posta su una canna, gli dava da bere dicendo: «Lasciate! Vediamo se viene Elia a calarlo giù». Ma Gesù, emettendo una gran voce, spirò. E il velo del tempio si squarciò in due dall’alto in basso. Ora, il centurione, che era presente di fronte a lui, vedendo che spirò così, disse: «Veramente quest’uomo era figlio di Dio»

Gesù muore in croce

Gesù muore in croce



Le scene conclusive della vita di Gesù rivivono nel Museo dei Misteri in cartapesta di Mirabella Eclano, in una caratteristica e inconfondibile commistione tra usi, costumi e personaggi appartenenti a due epoche lontane. 

Le sculture presenti all’interno del Museo sono interamente realizzate in cartapesta e sono opera dell’artista eclanese Antonio Russo (1836-1914) che, nel 1875, le donò alla comunità locale.

Opere di Antonio Russo (1836-1914)
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